martedì 20 gennaio 2009

PER CONQUISTARE SERVE TEMPO E PAZIENZA

L'amore e la matematica hanno qualcosa in comune. A sostenerlo sono gli scienziati dello University College di Londra, che hanno realizzato un modello teorico del corteggiamento uomo-donna, a cui è dedicato un articolo sull'ultimo numero del Journal of Theoretical Biology. Il messaggio che i ricercatori rivolgono agli uomini è: chi la dura la vince. Ovvero: è scientificamente provato che il corteggiamento richiede tempo, ci vogliono tanti piccoli passi per arrivare al traguardo. E lei allunga i tempi perché deve poter studiare al meglio le caratteristiche del corteggiatore. Ma gli esperti confermano anche, attraverso calcoli di probabilità, quello che il gentil sesso, forse, sa da sempre: temporeggiare è saggio, aumenta le chance di trovare un buon partner. I comportamenti maschili e femminili sono stati analizzati con un modello teorico basato sulla teoria del gioco. Nel sistema preso in esame, lui è spinto da buoni propositi ed è innamorato davvero oppure è interessato solo al sesso. Lui e lei escono insieme più volte e il gioco prevede, come ovvio, due esiti: positivo, se i due escono insieme, o negativo, se lei alla fine rifiuta il pretendente. Una delle conclusioni a cui è giunto lo studio è che il corteggiamento, per sua stessa natura, richiede tempo e pazienza. Il professor Robert Seymour, che ha guidato la ricerca, e i suoi colleghi sono partiti da questa domanda: "Perché persone e animali non accelerano le cose riducendo i 'costi' del corteggiamento?". In fondo, ai fini dell'evoluzione, sarebbe stata la soluzione più immediata, più semplice. Ma non la più "intelligente" dal punto di vista antropologico: "Un corteggiamento più lungo è un modo per la donna di acquisire maggiori informazioni sull'uomo - spiega Seymour - Prolungare questa fase, infatti, permette di ridurre le possibilità di instaurare una relazione con un 'cattivo' compagno". Ecco perché le cene, le serate a lume di candela e al cinema sono fondamentali non solo per creare l'atmosfera nell'immediato, ma anche a fini futuri.
Il modello prova inoltre quello che già si poteva immaginare: "I cattivi ragazzi non sono interessati a protrarre a lungo il gioco della corte", afferma Seymour. "La donna ha un problema strategico, deve analizzare", spiega Peter Sozou della Warwick medical School, che ha partecipato allo studio. "Questo potrebbe spiegare la nascita del corteggiamento e il luogo comune per cui una donna non dovrebbe mai andare a letto con il partner al primo appuntamento", aggiunge Sozou. Farsi desiderare e studiare "l'avversario" è il modo migliore per ottenere un risultato positivo. Le certezze, però, non le regala nessuno, nemmeno la matematica: "Il rischio non si può azzerare, a meno che non si abbandoni del tutto il corteggiamento".

IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI

È stata la prima volta che tutto sembrava avere senso. È stata la prima volta che fare di due persone una sola, un evento chiaramente contrario a tutte le leggi della fisica e della biologia, è stata un'esperienza quotidiana. È stata la prima volta che ogni sensazione è stata vissuta con tutte le cellule del corpo. È stata la prima volta che il battito del cuore di un'altra persona era come un codice morse che intralciava i battiti del proprio cuore. È stata la prima volta in cui si è sperimentato cosa voglia dire essere sconvenientemente felici. È stato il primo amore. Quello che, proverbialmente, non si scorda mai e che condanna inesorabilmente alla sofferenza negli anni a venire. Il primo amore, se felice, è un termine di paragone improbo per tutti quelli che verranno dopo e condanna all'infelicità per molto anni. "La passione, la spensieratezza e l'incoscienza tipica della giovinezza e dei primi amori sono emozioni caratteristiche di un momento particolare della crescita dell'individuo. Da adulti i motivi che legano due persone sono i più vari e, soprattutto, per tenere in piedi una relazione matura spesso gli eccessi sono da evitare", lo sostiene Malcolm Brynin uno psicologo che ha curato un libro che sta spopolando in Inghilterra "Changing Relationship". Il libro sostiene che molte persone che hanno avuto un primo amore appagante e felice fanno molta fatica a liberarsi dell'idea di una sorta di rapporto "unico" che diventa il termine di paragone attraverso cui si giudica la realtà e tutti gli altri incontri. Vi è però, in questo giudizio, un errore di fondo: quello di valutare il mondo con gli occhi di una persona ancora non emotivamente adulta. "Un rapporto maturo si basa sull'avere un progetto comune, sulla stima, sul rispetto, sulla capacità di accettare l'altro per come è. Suona forse meno romantico ma funziona di più nella vita reale. La passione e la sconsideratezza fanno di una relazione un evento emotivamente squilibrato che non può essere sostenuto per tutta la vita e che denota un approccio un po' infantile al rapporto di coppia", si legge nel libro. Dimenticare il primo amore, almeno secondo quanto sostenuto in questo libro, è il primo passo per aprirsi agli altri e per intraprendere una relazione che abbia qualche probabilità di riuscita.
Fonte: Hill A. Why we can never recover from frist love. The Guardian.10 gennaio 2009.

sabato 10 gennaio 2009

LA PILLOLA DELL'AMORE ?

LONDRA - "Come sai che sono innamorato?", chiede un personaggio di Shakespeare nel dramma "I due gentiluomini di Verona". E l'altro risponde: "Avete imparato a bearvi d'un canto d'amore come un pettirosso; a passeggiare da solo come un appestato; a sospirare come uno scolaretto; a piangere come una pischerletta; a digiunare come uno a dieta; a vegliare come chi ha paura dei ladri". Niente di nuovo, per chi viene trafitto dalle frecce di Cupido. Ma sta avvicinandosi il giorno in cui sensazioni analoghe potrebbero essere provocate artificialmente, a comando, ingurgitando una capsula con un bicchier d'acqua. "Medicinali che manipolano i sistemi del cervello per aumentare o per diminuire i sentimenti per un'altra persona potrebbero non essere lontani", annuncia il professor Larry Young, biologo della Emory University, in un articolo sulla rivista scientifica Nature. Se fino ad ora ci siamo accontentati della pillola dell'amore inteso come sesso, vedi il Viagra e altri prodotti simili, dietro l'angolo sembra dunque intravedersi la prospettiva della pillola dell'amore sentimentale. L'amore di cui scrive Shakespeare, l'amore totale, il vero amore. Di esperimenti del genere si parla già da qualche tempo, con test condotti su topolini e altri roditori in cui i dongiovanni della specie si tramutano all'istante in coniugi votati alla monogamia. Ma gli studi cui si riferisce il professor Young sono rivolti agli esseri umani. È per esempio già stato dimostrato, afferma lo scienziato, che annusare una spruzzata dell'ormone ossitocina accresce la fiducia e fa sentire una comunanza di emozioni con il prossimo.
L'ossitocina, spiega nell'articolo, produce una sensazione di soddisfazione e contentezza in modo simile alla nicotina e a droghe come cocaina ed eroina, con un'azione chimica sul cervello praticamente identica a quella registrata in madri che guardano fotografie dei loro bambini o in persone che guardano fotografie dei propri innamorati. Studi attualmente compiuti in Australia, secondo la rivista Nature, stanno cercando di determinare se uno spray all'ossitocina potrebbe aiutare a ottenere migliori risultati nelle terapie dei consulenti matrimoniali per rimettere insieme coppie in crisi. Qualche prodotto che si vanta di realizzare risultati simili è già apparso sul mercato. Recentemente alcuni siti Internet hanno cominciato a reclamizzare un'acqua di colonia chiamata Enhanced Liquid Trust (Rafforzamento della Fiducia Liquido), contenente una miscela di ossitocina e ferormoni che garantirebbe "progressi nel campo delle relazioni sociali e sentimentali".
Il professor Young è scettico al riguardo, osservando che difficilmente prodotti di tal tipo aumentano qualcosa, tranne la fiducia in se stessi, alla stregua di un placebo. Ma lo studioso crede che sia solo questione di tempo, e nemmeno molto, prima che un medicinale possa fare innamorare, o disinnamorare, anche questa una prospettiva interessante, chi ci sta davanti. Và dove ti porta il cuore, o al limite dove ti porta una pillolina.
(9 gennaio 2009)

giovedì 8 gennaio 2009

IL MUSEO DEI CUORI INFRANTI

SINGAPORE (Reuters) - Una scatola porta anello vuota, lingerie sexy e un paio di manette di peluche sono alcuni dei cimeli di amori conclusi in mostra questa settimana in Asia.Il "Museo delle relazioni finite" ("Museum of broken relationships"), che arriva oggi a Singapore, è un'esposizione itinerante di oggetti che riguardano storie sentimentali andate male e donati dai cuori infranti delle varie città visitate della manifestazione.Gli ideatori dell'iniziativa Olinka Vistica e Drazen Grubisic hanno deciso di creare il museo in Croazia dopo aver consolato amici che soffrivano per amore, nella speranza che il tour globale che hanno reallizzato aiuti tutti coloro che escono dolorosamente da una relazione a superarla attraverso l'arte.Le reliquie di love story finite hanno fatto tappa in Croazia, a Londra e Berlino prima di giungere a Singapore nella loro prima sosta asiatica."Il museo delle relazioni finite è una concezione artistica che parte dall'assunto che gli oggetti possiedono... ologrammi di memoria ed emozioni, e ha l'intento con la loro esposizione di creare uno spazio sicuro per i ricordi per preservare l'eredità delle storie finite", si legge sul sito della mostra, su www.brokenships.com."Per questo può essere terapeutico".Nel museo, che oltre a oggetti materiali offre uno spazio virtuale online, si possono vedere lettere romantiche, fotografie, orsacchiotti di peluche, ma anche simboli amorosi meno convenzionali, come la protesi per gamba donata da un veterano di guerra che si era innamorato della sua fisioterapista.A Berlino, un'ascia usata da una donna per distruggere i mobili della sua ex, era esposta insieme all'arredamento fatto a pezzi, un abito da sposa e un paio di pattini.Ogni elemento del museo è anonimo, ed è accompagnato da una breve descrizione della relazione di cui ha fatto parte.