martedì 1 aprile 2008

Lei bella, lui brutto... e il matrimonio è più felice

Il matrimonio è più felice se lei è più attraente di lui. Lo sostiene un gruppo di psicologi americani sulla base di uno studio compiuto su un campione di 82 coppie che si sono sposate negli ultimi sei mesi. I mariti più belli della consorte sono risultati meno soddisfatti e meno disposti a impegnarsi nella ricerca di più solidi equilibri coniugali, indica lo studio che è stato pubblicato sulla rivista «Journal of Family Pshychology». Gli psicologi dell’università del Tennessee con a capo il professor Jim McNulty hanno indagato sull’arcano dando innanzitutto un voto di bellezza facciale ad ognuno degli 82 neo-mariti e delle 82 neo-mogli e invitandoli poi a compilare un dettagliato questionario, congegnato in modo da capire «la qualità della vita matrimoniale». La conclusione è chiara: la bruttezza di lui non è assolutamente un problema mentre la bellezza di lei è fonte di gioia e piacere per entrambi i coniugi. L’uomo dotato di maggior fascino rispetto alla donna non è invece per niente contento e si considera autorizzato a cercare distrazioni altrove. Gli scienziati sono convinti che queste dinamiche siano governate dai reconditi meccanismi dell’evoluzione della specie e dagli istinti della sopravvivenza: in genere la donna cerca il miglior padre possibile per i propri figli e dà poco peso all’ aspetto fisico del partner, mentre nel tentativo di passare i loro geni «con la massima efficienza» gli uomini guardano naturalmente a donne «giovani, sane, fisicamente appetibili».

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